Non solo scatole

capellini


Eliana Farotto
Responsabile Ricerca & Sviluppo Comieco


Quando genio e creatività lavorano di pari passo la parola “rifiuto” scompare. Non più materia di cui ci “vogliamo disfare” ma fibre utilizzabili per nuovi oggetti, magici perché possono diventare sedie, mobili, lampade o oggetti artistici semplicemente piegando un foglio e poi scompaiono di nuovo evolvendosi in nuove scatole o giornali. É una trasformazione sorprendente a cui le aziende del settore sono abituate ma che offre elementi stimolanti per gli studenti ed i designer che si accostano per la prima volta al cartone e alla carta. Le tecniche acquisite per realizzare imballaggi in grado di portare beni in sicurezza permettono di disegnare ad esempio letti e panchine: nei seminari progettuali di disegno industriale rivolti a studenti e neo-progettisti realizzati, dal 2002, da Lucia Pietroni e Sveva Barbera in collaborazione con Comieco, partendo da fogli di cartone, “i neofiti” hanno creato nuovi sorprendenti oggetti per uso quotidiano (“Eco-innovazione di prodotto”, "Paper Design. Fare resistente e leggero" non a caso i corsi sono nati con questo titolo!). Nel settembre 2003 la mostra “Use and Reuse in Brazilian Young Design” - curata da Lucia Pietroni presso l’Ambasciata del Brasile, anche in questo caso anche con il supporto di Comieco - ha dato nuovi spunti a designer, studenti e alle imprese che hanno scoperto ad esempio come semplici fogli di carta appallottolati possono trasformarsi in una comoda e durevole poltrona. In conclusione, il fattivo rapporto tra imprese e giovani designer ha permesso ad entrambi gli attori di vedere oggetti quotidiani con occhi diversi: le scatole “non solo scatole” ed il rifiuto cellulosico “nuova risorsa” per infiniti nuovi oggetti.